Se vengo licenziato per giusta causa ho diritto al TFR?
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Se vengo licenziato per giusta causa ho diritto al TFR?
Assolutamente si! Sei stato recentemente licenziato dal tuo lavoro e stai affrontando difficoltà nel ricevere il trattamento di fine rapporto (TFR) che ti spetta? Indipendentemente dalla ragione del licenziamento, è importante conoscere i tuoi diritti come dipendente e agire di conseguenza. Nel nostro articolo, esploreremo dettagliatamente il quadro legale che regola il pagamento del TFR in Italia e forniremo consigli pratici su come affrontare situazioni in cui il datore di lavoro ritarda o rifiuta il versamento dell'indennità di fine rapporto. Con l'assistenza dell'avvocato virtuale di uLegale, scoprirai le opzioni disponibili e come affrontare questo processo in modo semplice ed efficiente.
Il trattamento per la fine del rapporto di lavoro deve sempre essere corrisposto al dipendente. Non ha alcuna importanza il motivo del licenziamento, sia esso per giusta causa, per un giustificato motivo oggettivo o soggettivo. Il datore di lavoro è sempre obbligato a versare l'indennità al proprio dipendente senza avere nessuna possibilità di opposizione. Si tratta di un diritto acquisito nel tempo del dipendente, che compone una parte dello stipendio. Lo prevede l'articolo 2120 del Codice civile, secondo cui: “In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto a un trattamento di fine rapporto”.
Quindi, nel rispetto della legge, nulla legittima il datore di lavoro a ritardare o rifiutare il pagamento, neanche se una persona sia stata rimossa dal suo incarico per un fondato motivo. Il TFR, come il nome stesso suggerisce, deve essere versato in ogni caso alla fine della collaborazione lavorativa. Significa che, se nel contratto di lavoro non sono specificati termini diversi per l'esborso dell'indennità di fine rapporto, i lavoratori possono richiedere la buonuscita immediata, sia in caso di congedo per motivi legittimi sia nel caso di dimissioni.
Nel caso in cui il datore di lavoro ritenga necessario di ritardare o di rifiutare la corresponsione del TFR, anche nel caso in cui si tratti di un lavoratore licenziato con una valida ragione, è necessario inviare subito una richiesta formale di pagamento. Se la richiesta non va a buon fine, il dipendente può rivolgersi all'ispettorato del lavoro per una conciliazione. Il datore di lavoro che continua a rifiutarsi può essere citato in tribunale. Davanti al giudice si può chiedere l'emissione di un decreto ingiuntivo per ottenere la liquidazione finale, indifferentemente se conseguente a un allontanamento dal proprio impiego per un giustificato motivo.
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