Parere legale online con 30 minuti di live chat: problemi con il vicino per rumori e fumi fastidiosi
Problemi con il vicino per rumori e fumi fastidiosi
Domanda esemplare per l'avvocato virtuale
Sig. Rossi: Buongiorno, vivo da anni in un condominio. Il vicino sotto di me sposta i suoi mobili ogni giorno, credo che metta gli attrezzi da palestra nel suo appartamento per allenarsi. Inoltre, ogni fine settimana devo chiudere tutte le finestre, perché lui fa il barbecue per ore e dà feste sulla sua terrazza. Più volte, anche nella riunione di condominio, gli ho chiesto di aver più rispetto. Finora, però, la situazione non è migliorata e continua a farlo.
Avvocato: Buongiorno, dalle informazioni che mi ha fornito si trova nella situazione in cui le c.d. immissioni di rumori e di fumo del suo vicino disturbano la sua vita quotidiana. In linea di principio, l'art. 844 del codice civile stabilisce che il fumo, il rumore, gli odori, ecc. del vicino non devono superare un livello tollerabile, tenendo conto delle condizioni dei luoghi. Devo quindi farle qualche altra domanda per poter fornire un consiglio legale adeguato alla sua situazione. Il suo appartamento si trova in una zona residenziale?
Sig. Rossi: Si
Avvocato: Gli altri condomini si comportano allo stesso modo?. [...]
Sig. Rossi: No, anche altri due condomini si sono lamentati degli schiamazzi notturni del vicino e del fumo che gli entra in casa d'estate. Ho vissuto in questo appartamento per 16 anni e non ci sono mai stati problemi del genere, con nessuno. [...]
Avvocato: Dalle sue risposte deduco che i fumi molesti e il volume troppo alto del suo vicino probabilmente superano non soltanto il suo livello di tollerabilità ma anche quello degli altri condomini. In questi casi suggerisco sempre ai miei assistiti di far misurare le emissioni per avere una prova legale certa delle molestie subite. Inoltre consiglio di controllare se non ci sia una clausola nel regolamento condominiale che preveda che certe attività rumorose possano essere svolte solo in orari ben precisi!
Sig. Rossi: Sì, credo che sia vietato suonare musica dopo le 22 e durante la pausa pranzo.
Avvocato: Secondo il mio parere, propongo di parlare con l'amministratore condominiale. La legge gli conferisce il potere di imporre una multa sulla base del regolamento condominiale oppure la sanzione può essere irrogata dalle maggioranza dell'assemblea. Forse questo farà cambiare il suo comportamento e risolve definitivamente il problema con il suo vicino.
Sig. Rossi: Abbiamo già parlato con l’amministratore del condominio. Sia io che un'altro vicino.
Avvocato: A quanto pare era infruttuoso, allora la mia raccomandazione è di contattare la polizia la prossima volta che i rumori siano troppo fastidiosi e continui. Tenga conto che la giurisprudenza prevede che devono essere così forti da non essere tollerabili e che allo stesso tempo la pace pubblica venga disturbata. Un esempio di questo sarebbe un raduno di persone sulla terrazza o l'ascolto di musica ad alto volume soprattutto se anche di notte. È importante che non solo lei sia disturbato, ma tutti o almeno diversi vicini di tutto il condominio. In questi casi è consigliabile chiamare la polizia o presentare una denuncia.
Sig. Rossi: Grazie per il suggerimento avvocato, ma non ho osato farlo fino ad ora per paura che degenerasse in una lite condominiale vera e propria.
Avvocato: La legge prevede la possibilità di fare una denuncia anonima, perciò suggerisco di chiedere alla polizia di trattare la sua chiamata in maniera del tutto confidenziale, cioè che il suo nome non venga messo agli atti.L'ultima opzione, dal mio punto di vista, sarebbe quella di contattare un avvocato e incaricarlo ad inviare una richiesta di desistenza da queste attività. Ovviamente può anche inviare questa lettera senza un avvocato. In tale caso, per essere conforme alla legge, consiglio di usare una raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui descrive semplicemente le attività di disturbo del vicino e intimi che in caso di mancata cessazione dalle citate attività adirà alle vie giudiziarie.Se questo non ha successo, si può cercare di risolvere il problema attraverso una mediazione, per esempio alla Camera di Commercio. L'ultima possibilità è di intentare una causa civile per fermare il comportamento irrispettoso del condomine. In certe circostanze, può anche chiedere un risarcimento. Tutto ciò però con l’assistenza di un legale.
Sig. Rossi: Cosa intende per risarcimento?
Avvocato: Per una richiesta di risarcimento dei danni, la cosa fondamentale da verificare è se il comportamento del vicino ha causato danni patrimoniali o non patrimoniali. Il danno patrimoniale sarebbe, per esempio, se non potesse affittare l'appartamento a causa del disturbo della quiete. Invece il danno non patrimoniale sarebbe lo stress, una malattia o se semplicemente quando non riesce a riposare per causa del fracasso del vicino.
Sig. Rossi: Ma sarebbe l'ultimo passo, vero? Anche perché posso ancora riposare e non voglio nemmeno affittare il mio appartamento. Ho capito.
Avvocato: Esatto, in caso di ulteriori dubbi in ambito legale sono comunque sempre a sua disposizione.
Sig. Rossi: Adesso lo so, parlerò di nuovo con l'amministratore di condominio e contatterò i carabinieri la prossima volta.
Avvocato: Per completezza, avreste anche la possibilità di presentare un ricorso d'urgenza per ottenere rapidamente un'ingiunzione dal tribunale per fermare il fastidio del rumore e del fumo. Al suo vicino verrebbe probabilmente chiesto di prendere delle misure adeguate per ridurre il rumore. […]
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